La Ricerca, La Dieta

La Ricerca

L’attenzione nei confronti dei disturbi  addominali è cresciuta negli ultimi anni, come testimonia anche il numero di articoli scientifici apparsi in letteratura

Numerosi i dati disponibili, anche grazie all’apporto dei media. I dati però non si traducono in un’informazione chiara: più che esserci dunque una carenza di dati serve maggiore chiarezza e divulgazione.

La ricerca scientifica internazionale si è concentrata su tutti i fattori che possono contribuire ad un disturbo addominale, come ad esempio:

  • fattori ereditari,
  • infezioni gastrointestinali,
  • alterazioni della flora batterica,
  • stress
  • alimentazione

 

Tali fattori comportano una maggiore sensibilità del sistema intestinale e un’alterazione del suo normale funzionamento

I tre sintomi prevalenti collegati ai disturbi addominali sono gonfiore, dolore, stipsi/diarrea

In particolare è proprio la presenza concomitante e ricorrente di questi tre sintomi che ha permesso la formulazione, da parte di diversi comitati scientifici, dei criteri diagnostici. Questi ultimi vanno sotto il nome di Criteri di Roma , nello specifico dopo che nel 2006 erano stati pubblicati i Criteri di Roma III si è giunti nel 2016 ai Criteri di Roma IV 

 

La dieta

Una parte di queste ricerche scientifiche ha evidenziato come la riduzione di alcune sostanze contenute nella dieta di chi soffre di disturbi addominali riduce i disturbi stessi

Il risultato è stata la creazione di una dieta a basso contenuto di tali sostanze, chiamata per tale motivo low-FODMAP (FODMAP è l’acronimo inglese di tali sostanze)

Il team guidato e coordinato dal Professor Corazziari, attraverso studi approfonditi ha verificato l’efficacia di questa dieta che riduce, sia come frequenza di consumo che come quantità totali, gli alimenti con più alto contenuto di FODMAP
Il team di ricerca si è impegnato negli anni, con notevoli risultati, nel cercare di migliorare la vita delle persone con disturbi addominali nel modo meno invasivo e più naturale possibile, ovvero attraverso un approccio dietetico mirato e personalizzato secondo le abitudini alimentari della persona stessa

È ormai condiviso che tale dieta aiuta a ridurre i sintomi
Il miglioramento della sintomatologia si è tradotto in un aumento del benessere dell’individuo e in un ritorno ad una vita sociale, affettiva e lavorativa pressoché soddisfacente

Dai risultati del lavoro di ricerca effettuato dal team Corazziari è emerso come l’adozione di una dieta low-FODMAP, ben costruita, da parte di persone che soffrono di disturbi addominali ha riscontrato nel 40% circa di esse una:

La dieta low-FODMAP ha anche  avuto l’effetto di normalizzare il modo di andare al bagno delle persone che soffrono di tali disturbi.

Si tratta di risultati sorprendenti per un approccio sì scientificamente fondato ma totalmente naturale